Scenario globale e previsioni per il primo trimestre 2025

Nonostante le pessimistiche previsioni iniziali, nel 2024, il risvolto all’interno del contesto macroeconomico è stato più positivo del previsto. Molti analisti avevano infatti predetto un significativo rallentamento dell’economia globale, con un’Europa caratterizzata da staticità e una possibile recessione negli Stati Uniti.
L’inflazione, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, si dimostra nuovamente una costante, alimentando incertezze sui comportamenti futuri delle banche centrali. Inoltre, il rallentamento del settore immobiliare in Cina, con una domanda interna più bassa rispetto alle aspettative ed un contesto geopolitico fragile hanno contribuito nel generare previsioni piuttosto prudenti.
Gli Stati Uniti, caratterizzati da un solido mercato del lavoro e da resistenti livelli di spesa del consumatore, dovrebbero continuare a sovraperformare rispetto all’Eurozona. Permangono comunque le incertezze legate alla politica fiscale della nuova amministrazione e della Federal Reserve, che potrebbero aumentarne la volatilità.
Tuttavia, l’Europa rimane fragile a causa di incertezze politiche e alti costi dell’energia, con la BCE che punta a un allentamento monetario per sostenere la ripresa.
A seguito del grande rally avuto dal mercato finanziario nel 2024, guidato principalmente dal settore tecnologico e dall’intelligenza artificiale, il 2025 probabilmente vedrà un rallentamento dell’utile delle big tech con possibile espansione verso altri settori.
In Europa, in particolare, gli indici azionari hanno avuto andamenti contrastanti. Il DAX ha raggiunto livelli record, mentre il CAC 40 ha chiuso in calo, a causa del rallentamento economico e dall'instabilità politica. L’Euro Stoxx 50, invece, è risultato fortemente penalizzato da una minore esposizione verso il settore tecnologico in forte crescita durante quest'ultimo anno, chiudendo con una performance deludente rispetto agli indici statunitensi, dove l’incertezza sulla politica della Fed ha generato oscillazioni nei rendimenti dei Treasury. Infatti, le aspettative sui tassi sono cambiate svariate volte nel corso dell’anno, riflettendo dati economici contrastanti. In Europa, il percorso della ECB è stato più prevedibile, con un approccio cauto che ha limitato le fluttuazioni nei rendimenti.
Il 2024 è stato quindi caratterizzato da un’economia globale resiliente nonostante le incertezze iniziali. Tuttavia, per il 2025 emergono nuovi fattori chiave:
In conclusione: il 2025 si apre con molte incertezze, ma senza segnali di recessione imminente. I prossimi sviluppi geopolitici globali e le diverse politiche monetarie e fiscali saranno elementi chiave per l'andamento dei mercati.